Milano, Teatro Spazio Tertulliano, ieri sabato 30 settembre 2023, Maurizio Rastelletti torna sul palco a presentarci nuovi tasselli del suo percorso musicale. Nell’ambito del MR project, concepito insieme alla sua preziosa band (Nando Bonini, producer and guitars https://it.wikipedia.org/wiki/Nando_Bonini, Andy Ferrera drums, Marco Maggi keyboards e Dario Galbusera programming, le novità balzano all’occhio ancora prima che lo stesso front man arrivi sul palco. Un’atmosfera da viaggio ipnotico (Ipnotika per l’appunto il primo brano) avvolge la sala con video avvolgenti (mitico il lavoro di Ferrera padre e figlio, Andy e Francesco, nonché la maestria del filmaker Angelo Guarraccino) e si capisce subito che di essa Maurizio Rastelletti è l’elegante comandante di una nave spaziale.
L’esordio
Sin dall’esordio, Maurizio Rastelletti ci aveva lasciato intuire il suo dono da esploratore. Con “Inseguo una lumaca” mostrava l’infinito nell’infinitesimo, l’immensamente bello nel dettaglio comune, una possibilità di felicità contenuta nell’apparentemente insignificante.
Con “il guardiano” vengono fuori i frutti dell’inizio di una importante collaborazione con un producer del livello del maestro Bonini, ma, al tempo stesso, Maurizio Rastelletti si conferma autore che frequenta abitualmente i viaggi dell’interiore. Il brano, che mostra gli infiniti mondi abitati dal soggetto autistico, rompe gli schemi della superficialità cui ci ha abituato le frenesia di questo tempo, e punta i riflettori sulla mano tesa della persona autistica che invita gli altri dentro le meraviglie del proprio vissuto.
Le nuove esperienze
Tutte le volte che ascolto Maurizio Rastelletti cantare ho l’impressione di viaggiare con lui. Il tempo diventa relativo, è una dimensione umana non necessariamente fondamentale. Lui è l’esploratore che ti mostra, al tempo stesso, galassie lontane e territori dell’anima poco praticati. Il suo timbro, melodioso nelle tonalità più alte, passionale in quelle più gravi, lasciano trasparire un’urgenza indomita. Quando parte il brano “Bolina controvento”, esordisce con “Sento di avere il fuoco dentro” e continua con il concetto di “varcare quella soglia esistenziale”. Bolina controvento, ovvero il procedere a zig zag per lasciarsi spingere verso la meta, nonostante il vento sfavorevole. Anche lui, al pari dell’eredità morale lasciataci da Franco Battiato, ci sottolinea la necessità di cercare “la via di uno nuovo centro, un fulcro per ruotare, girare, un mondo da cambiare”. Anche lui, sempre in esplorazione, cerca “un punto d’ancoraggio” e vuole colpire “l’inganno di un miraggio”. Non per questo Maurizio fugge, anzi, al contrario, lui vive questo tempo con tutto se stesso, parla di “uscire dal sistema collettivo, di un sistema corruttivo” ma “non prima di averlo vissuto”. Lo stupore accende la mia attenzione quando parte “Scacco alla regina”, un brano molto ritmato ma per certi versi ermetico in alcuni passaggi, sin dal titolo stesso. Mi concentro, cerco di afferrarne il senso e vi ritrovo il mio, quello che parla di una umanità sotto scacco, che non deve distrarsi mai nella partita della vita, che spesso deve stare al gioco perché siamo tutti cavie cui risulta difficile spezzare le catene che imprigionano. Vi ritrovo quel “re”, il sistema che lusinga con le menzogne e l’inganno e soprattutto con i discorsi vani. Maurizio trascina la sala in uno spazio trascendente quando parte “Ruvido”. Lui è umano, carnale, ma il suo sguardo mostra quanto lo spirito aneli al “di più”, al “ricominciare dentro un chiaro di luna”.
In orbita
Infine, Maurizio Rastelletti ci trasporta in orbita, ma continuamente con lui siamo “altrove” e dentro le gabbie della vita. “Gente, gente, gente che si chiude ad altra gente, come sempre inutilmente” dice nel suo incipit. Ed è l’abitudine a distrarci continuamente dal focus. Vorremmo “restare in orbita e non cadere come sempre”, ma l’abitudine è quell’oppio che ci addormenta.
Non c’è dubbio, Maurizio Rastelletti rimane per me l’esploratore, colui che, instancabile, scandaglia l’universo e al tempo stesso, le pieghe dell’anima.